orge
Andrea, il picnic e gli altri. ( da Lunedì mattina )
di Maranonperchiunque
30.04.2020 |
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"Quattro mani mi perlustrano il corpo, mentre due lingue si alternano nella mia bocca, lasciandomi senza fiato, le loro dita entrano ed escono dalla mia..."
Andrea, mio marito , ha la sorpresa facile e oggi si è superato. Eccomi qui alle prese con lui e due simpatici ragazzi. I nostri giochi sono finiti, almeno per me e Andrea, ma vedo che anche loro sembrano soddisfatti. Facciamo così la conoscenza verbale. Sono simpatici, si ride ,si scherza.
Nel frattempo non è arrivato nessuno in questa deliziosa spiaggia in riva ad un fantastico laghetto circondato dal verde delle colline.
Il sole è caldo, una leggera brezza muove le foglie e accarezza la nostra pelle. Siamo nudi e completamente a nostro agio, anche se non posso fare a meno di guardare il bel gioiello che hanno fra le gambe e che non ho assaggiato.
È arrivato il momento di pranzare e mi viene spontaneo invitarli a fermarsi e mangiare con noi, senza chiedere il parere ad Andrea, che però si affretta ad approvare.
Riccardo e Giulio accettano volentieri e, mentre noi ci apprestiamo a preparare il tutto, loro vanno a farsi il bagno. Non posso non guardarli mentre si allontanano con passo leggero, muovendo leggermente spalle e natiche. Hanno entrambi un bel sedere sodo che le mie mani vorrebbero stringere e accarezzare per poi .... Caspita, Andrea mi sta osservando con uno strano sorriso sulle labbra.
“ Ti piacciono ?
“ Si”
“Quale preferisci ?”
Scoppio in una risata e, mentre metto in tavola la classica insalata di riso, prosciutto e melone , un bel salame, formaggi vari, il bel pane comprato nel negozietto trovato nel paesino e altre cose congratulandomi con me stessa di aver abbondato, gli rispondo:” Entrambi “
Andrea ride divertito: “ Sei una troia, la mia troia! “
Mi afferra in vita , mi attira contro di sé e mi bacia. Con un braccio mi tiene stretta e l’altra mano scorre lungo il mio corpo caldo di sole e di voglia arrivando alla mia passera e mentre la sua lingua mi lecca la bocca, le sue dita mi allargano le grandi labbra, passano sul clitoride turgido, lo stimolano facendomi gemere dal piacere.
Mi lascia andare, si sdraia e mi fa accovacciare sopra alla sua faccia. Le sue dita sanno cosa mi piace. Una va nel buchino e le altre mi accarezzano la figa, prima dolcemente e poi sempre più con frenesia , finché con un urlo squirto e gli inondo il viso ,mentre lui appoggia la bocca cercando di bere tutto il mio succo. È un orgasmo continuo, infinito, che non vorrei finisse mai, ma le gambe sono diventate deboli, non mi reggono più e mi distendo, esausta.
I ragazzi sono ancora in acqua, chissà se hanno visto?
Chiedo ad Andrea come li ricompenserà dell’impegno preso. Dice
, abbassando lo sguardo, che l’accordo sarebbe che non vorrebbero nulla se tu acconsentissi a giocare con loro.
“E se non volessi ?”
“Vedremo”
“Ma a te dispiacerebbe ?”
“ Lo sai quanto ti amo. Se tu vuoi io ne sarò felice”
“ Ok, ci penso, ora vado a farmi un bagno. Vieni anche tu “
Così raggiungiamo i ragazzi che si erano seduti sulla riva.
“Venite a tenerci compagnia ?”
Loro acconsentono molto volentieri e ci facciamo una bella nuotata a quattro.
“ Il pranzo è pronto, ma dovete guadagnarvelo “ dico.
“ E come ?”Rispondono in coro.
“Allora, Andrea mi ha fatta bagnare tutta ed ora bisogna che qualcuno mi lavi bene, poi non mi ha baciata molto e ne sento la necessità, ma per non fare torto a nessuno vi alternate, vi va? Naturalmente Andrea sta a guardare.”
Non se lo fanno ripetere due volte. Quattro mani mi perlustrano il corpo, mentre due lingue si alternano nella mia bocca, lasciandomi senza fiato, le loro dita entrano ed escono dalla mia vagina ininterrottamente rinfrescandola con l’acqua del laghetto.
Guardo Andrea, il suo cazzo, fuori dall’acqua, è duro, in piena erezione, le sue labbra mormorano la parola troia, troia,troia, ma sorride.
Le mie mani cercano i due cazzi dei ragazzi, due cazzi di ferro, sembra stiano per scoppiare. Mi abbasso, la mia bocca ne avvolge uno, freme dal desiderio. L’acqua mi lambisce il seno, mi stimola i capezzoli turgidi. Dico a Riccardo di prendermi e lui ubbidisce mettendomi le mani sui fianchi e penetrandomi dal di dietro, prima piano piano e poi sempre più forte mentre io lecco voluttuosamente quello che ho in bocca, mentre guardo mio marito che si mena il cazzo sussurrando “sei una puttana!”
Si, mi sento molto puttana in quel momento, godono tutti i miei sensi, la mia bocca, la mia figa ,i miei occhi. Il piacere è immenso, un orgasmo dietro l’altro, ma poi Giulio viene, la sua crema mi riempie la bocca e io inghiottisco. È la volta anche di Riccardo e sento il suo liquido caldo che mi riempie tutta (godimento estremo) e poi Andrea che si era avvicinato a noi e, svuotandomi sul viso il suo sperma mi dice “ Ti amo, amore mio !”
Ci facciamo un altro bel bagno e poi ci precipitiamo a spolverare tutto il cibo che ci stava aspettando, il tutto annaffiato da un buon prosecco freschissimo e poi una bella macedonia. Il tutto seduti a gambe incrociate sui rispettivi asciugamani facendo,ognuno di noi, bella mostra dei propri attributi a riposo. Tra un boccone e l’altro Riccardo e Giulio ci raccontano un po’ di sé, sono piacevoli, educati. Mi alzo a prendere il termos dove ci sono giusto quattro tazzine di caffè e sento sei occhi che mi seguono, sento un fremito dentro di me, sarà colpa del vino? Faccio finta che mi sia caduto qualcosa e mi chino. Dopo due minuti buoni mi raddrizzo e mi dirigo verso di loro portando termos e bicchierini e con stupore noto che fra le loro gambe incrociate i piselloni si sono risvegliati.
Sarà colpa del vino?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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